Ho una zampa che non si vede
te la do e riaffiori
nonostante t’apra spruzzi da dietro,
sui graffi, appena sotto il profilo
nonostante la mancanza di un filo rosso
che mi congiunga al tuo viso
nonostante un calcagno
ti faccia uscire il siero e il sorriso
nonostante tutto
ho preso il calco della pelle
per disegnarti me stesso
con le mani; un demiurgo
a fissare i punti di stacco
e la linea sagomata del corpo
per combaciarci in un cerchio.