Convalescenza di Alessia

Poi, tra alberi sbattuti da un vento

di nulla, ad emergerne una parola

un nome di ragazza amata

(diresti Alessia tra le cose del mare)

si vede avvicinarsi dietro il gioco

del sole dietro i muri calcinati

dei pensieri verdi di  linfa:

la 127 costeggia piano i numeri

dell’asfalto, gradi senza tempo

di un correre la ruota delle gomme.

 

Si chiama Alessia,

è nuda nell’estate nella macchina

fermata con parole: e pronta

per i liquidi dell’amore

non vuole avere un bambino.

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