T’ho spadellato il sorriso
tra i tuoi occhi di triglia e acciuga
fritta senz’ossa, la bocca che trattiene
il bagnasciuga e la pioggia che viaggia
respirando
soli ammuffiti dai raggi radiattivi.
E non ti scomponi
per l’altezza del fungo
che farfuglia il tuo nome: farfalla!
Vola più in alto dei cieli
sia santificato il tuo nome e così sia.
Amen.