Credi che il soffio
[Di tanto si sparse il tuo ultimo respiro]
Arretri alla vista d’un sole che nasce?
Se l’anima anch’essa caduta
Con gomiti laceri e sodalizi
Visceri d’eternità abbia appuntato
anche per un minuto solo
di volo terreno tra raggi di luce
Che non gemano le notti
senza più l’ardere
delle procaci allegrie
in quel giramondo di sogni
dove completiamo il cerchio
e il nostro vestire risuona
debole come una pagliuzza?
Credi…
che non ci sia giorno né buio
senza scopo né rinascita?
Che contati i minuti e dopo i secondi
ogni armonia ci colga impreparati
sempre ad un passo dalla salvezza
sempre in ritardo
sempre
soli?