Ciò che defletto nel vaso
dopo aver trattenuto da tempo
non è l’interrogativo della mia faccia
ad ogni tuo sorriso poco screziato,
monocromatico:
oscillazione di corda nel vento,
a riguardo,
il pensiero mio
scivola denso
tra neurotrasmettitori al neon,
silenti,
imbarazzati
dal tuo mostrare
quel poco di pudore
in lingerie indossati
sotto la mia punta del naso
laddove l’umano vorrei incrociare.
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