Ho ascoltato di cenci
dietro carni ancora crude
Ho ascoltato di loro
scivolando nei profondi
Dove
placide le lagune
da considerazioni vacue
e disumane alterazioni
E ho ascoltato.
Ho ascoltato dove
Non v’è il vero Peccato
ma solo logoro vibrato antico
Il fortificato Tempo Assiro
dei nostri Avi e Fratelli
dentro Tempi, Tempi arcaici
Tempi morti
Dove
Quella malta persiste
Di unte costruzioni
ed immemori vessazioni
Come fosse
un’eco che sfibra perpetua
le facce ancora anonime
del diamante grezzo
d’ognuno di noi
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