Delle mie Ossa

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Delle mie ossa
adoravo l’odore greve,
il loro bianco fumo stantio

L’attesa resurrezione
nell’ammaino di nervi tesi
dietro l’utopia

E non avevano strade certe
Le ho perdute dietro l’angolo
umettando il bordo d’una via.

Si lasciavan fascinare loro,
ardendo sul brunire
cantavan le canzoni
di roghi in divenire

Delle mie ossa,
non ricordo quasi nulla.
Solo un sentore di primitivo
s’affaccia ormai sul mio costato,
ma m’è tanto
tanto caro

 

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