Eri bella come la morte.
Ti ho temuta più
della vita
innamorata di un destino definito
e un occhio ancora
agli angoli nascosti.
Scovavo sempre insetti
pronti a divorare
cibo in digestione
residui di te
e mi orientavo
e ti trovavo
sparsa sopra i tavoli
seducente come un ventre
che tiene e ti contiene
e a volte sputa fuori
le anime
che non sa più tenere.
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