Impasto il passato coi conservanti
modellandolo su immagine
di un presente che si adatta
all’esigenza di una vita anfibia
che soffoca al di fuori
ma è cieca sotto
strati di fango che scalda
e massaggia malumori
acidi del tempo perso
e stendo sbattendo con forza
quel che rimane su teglie roventi
per la cremazione
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2 Comments
Urla una rabbia repressa ma impotente, mi pare. Forte l’emozione.
si Bruno proprio così. Grazie