Ho un vestito
chiaro, bianco, scuro, rigenerato,
deodorante all’essenza d’uomo
le vestigia del cuore mio.
Dappertutto m’osservano
con indispensabile scaltrezza,
ho le mani con chili di sudore
gli occhi in allarme rosso
la capacità ridotto all’osso,
fesso a più non posso.
Mercanti di pretese
assaggiano il mio interesse,
strattonatemi per il colletto!
Il mio collettivo psichiatrico
ha già dissanguato litri di sapere
tra le pareti deliziose del presente
ed il vento che borbotta dal balcone
-sostando sulle soglie dell’attenzione-
spazza via pose inamidate,
mentre il codice sorgente
apre fauci inaccessibili
eradicando
i possessori della mente.