un dipinto di Jim Morrison,
non apre le porte di un albero sacro; né
vale
la pennellata
violenta
del sole
abbandonato al meriggio;
sopra la tela-madre della savana
all’estro dello spirito dei venti,
apogeo
di tecnica informale.
oppure l’ultimo conforto
di arbusti riarsi
chiazzati di sabbia: preludio
al martirio del Sahara
(con ricevuta di ritorno
a quello del Mediterraneo).
perché le corse dei giochi d’infanzia – anelito
al suo solo apparire –
l’uomo bianco ti restituisce, quest’oggi
in divisa di polizia.
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letto lunedì scorso a Lungotevere a Roma per il Global Poetic Action – A Planet Free of Wars. For Peace, Justice and Poetry – del World Poetry Movement.