Sono sveglio, vivo nel sogno
sono limpido,
assomiglio ad uno stagno.
(Il coro fuoriesce da me,
punta di spillo a sbranare i gangli).
Nuvole mafiose
intimidiscono il mio cielo
è nero, di luci impellenti.
Ho sul cuore risme di peli
malvolentieri
li taglio per sbaglio,
preferisco difenderlo
dal gelo che m’assorbe.