Un giorno di Macerie

macerie4

Di quale mondo
parli?

Circumnavigare il fiato
[in tondo]
a reiterare
felicità inesistente

Procacciando al limite dei digiuni
quella fame che urla l’amore

Di che vita
narri?

Tra le righe è la bellezza,
negli spazi ancora tersi
di parole
che mai saranno scritte.

Vedo:
Un fiotto nero
sillabare inesistenza

Quel lucore su cui poggi
[monca di una gamba]
attendendo pletora d’ipocrisie
una stampella per gl’inverni .

Di Noi sarà
il sereno… Forse

In un giorno di macerie

Lontani
da edifici inconsistenti,
immersi nella sabbia
che ci snuda in verità

O in quella mancanza
che oggi ancor ci svela
assetati come dune
nel deserto

 

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