Gomene

Le gomene

ci raccolgono al consueto

almeno

pizzichiamo le vene con due dita

mentre, facete, ci sussurrano la vita.

Ma dimmi, tu, che mi guardi, triste

di sbieco, come fossi un assolo di tosse

che mi guardi

come fossi, tu, una foto, sulla lapide, al sepolcreto.

Dimmi, tu, che diventi breccia

e ti spacchi i timpani a furia di gridare

tu, che stai con le mani intrecciate

sotto il viso e castighi

edificando una barriera

possente come un puntiglio.

Io, solo, so che giaccio spossato

per questo scoppietto

a ogni folata di sgomento.

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