Accantonato il dito
dietro il quale celiamo l’Io
io
nuda
sul promontorio
delle convinzioni in diatriba
con le mie fragilità
[distrattamente]
fermo.
Quest’epoca
atona e feroce
ci attraversa e ci segna
la carne;
è uno scolo
di sangue
di bocca
in bocca
mentre il latte e la neve
dalle labbra delle madonne
attendono
[forse
invano
ormai]
di nutrire
la nostra muta indecisione