Il senso della felicità astratta,
l’espandersi non ne matura in un oggetto
dipinto o pescato
dal mare del paesaggio interiore
sul modello del paese sognato
in limine della magnolia del giardino del palazzo
abitato con moglie e figlioo
e mai dimenticato.
Il senso felice e astratto è nei reticoli
di strade mai viste nel paese del limbo medievale
dove entrare dopo mille anni,
nell’abbeverarsi azzurro alla liquidità
di una fontana dove si dissetarono gli antenati
un filo di millennio fa
che prenderei fortemente tra le mani.