Di tutto il tempo
di tutto questo tempo mio non mio
che secca le parole alle soglie
e smuove interi diluvi ai pensieri
resta appena un segno un dito a disegnarti sulla polvere
che siano altri i desideri scritti
e i versi che indicano il mondo
altri gli agganci a questa vita ch’è scultura sordida alla fame
Un peso insostenibile di foglie vive ingoio
Tu non ci sei
mi dicono
non hai neppure un nome all’anagrafe una pietra
su cui piangerti adesso
ed io che ancora ti cerco il respiro