Non scrivere tanto per scrivere
non ingannare soffitti e pavimenti
col tuo occhio a perpendicolo sul foglio
se non hai sogni per soffitti e pavimenti
Non finire in una rete di poeti tristi
in un gorgo di lacrime stucchevoli
Se il tuo cuore è asimmetrico
sarà asimmetrico il mondo
E se non hai attimi di cielo sotto i piedi
e se non hai resti di oceani nelle mani
capovolgi il tempo che incolla le città ai dolori
sconfina in uno dei quattro angoli del cielo la tua rabbia lirica
e vivi
strappa il tuo colore con i denti
e fanne scintille
modella argille con la lingua
e fanne sculture filosofiche
Verranno scalzi i tuoi topi dalla luna
con fogli di cristallo e cemento
a scombinare venti e capelli
avranno in spalla un calendario che scompone le stagioni
e frammenti di sale nelle unghie
rosicchieranno il tuo cappello
inventeranno nuove geografie per gli occhi
solleveranno gli indici al sole
e ricadranno all’indietro come sedie
e i tuoi poeti scanzonati balleranno
ad occhi chiusi
le ultime mazurche della notte
per rimanere in bilico con te
nella corrente