Increspature

cielo

Ho bisogno di scivolare;
lasciarmi il vento alle spalle.
Sparire
dal grigio tarlare di ceneri.

Acquattarmi, probabilmente
tra necessità schierate
come trincee nelle controversie.

Ma Voi…

Voi avete un dito che punta contro di me
mentre ancora innocente odo il tempo
precipitare da altezze indicibili.

Io, che già di mio
cado giù con un tonfo
d’antiche eco
e giudizi auto inflitti

E che ho bisogno
di perdurare, a tutto questo.
Di cancellare Voi,
che con un calice di ciarle
dipingete questo raggio di sole
nel nudo mondo della mia nascita.

Vorrei
riascoltarne il lamento
domani: al buio
in quiete assoluta,
nel breve guizzo imbastito
da lucerne dissolute.

Vorrei, ulcere
di questa mia terra
che s’arricciano
veritiere, alla sera.

 

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