Di cornici d’oro intorno ai dipinti,
cotanta e tale fu la bellezza
[Diseguale policromia]
da innamorarmi il volto
in un abbaglio
La fronte liscia come perla
e la bocca ricurva nel sorriso
e tale fu, e tanta fu, la bellezza.
Che non osai avvicinarla;
osservai le lisce dorature del legno in superficie
I suoi fregi ed i suoi tondi mogano
scivolati sul palmo aperto, in un semplice gesto
d’amore
Che potente e rosso contro la furia dei tarli
a logorare il bello del tempo sopra gli stucchi
Ed i ceselli di passi lunghi, solitari, cosi profondi
da innamorarmi il volto nell’abbaglio
di uno sbecco d’oro
imperfetto
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