La lanciatrice di coltelli

lanciatore-di-coltelliRicordi il truce dondolio

del turibolo inodore fra due lame affilate, ricordi?

Ero io, che attendevo la sentenza scorrermi

in un rivolo osceno dalla vita in giù, come dal fiume al mare.

E ora non mi resta che legare corde ai ramoscelli, per segnare il cammino.

Seguo la corrente, in attesa di un vento che mi strappi dalle vene un fiotto di calore.

Aspetto che mi si lasci libero il passaggio, largo solo dalla morte in poi

come dal fiume al mare.

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4 Comments

Grazie infinite Fabri, si è un maledettismo che nasce da un male di vivere non già vissuto con disagio o sofferenza ma quasi come una parte irrinunciabile di sè stessi, forse la migliore.

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