La Porta di Casa

The_storm(Munch)

Delle sognanti divagazioni
il piano sensoriale deviato e confuso .
Quel salmastro sulla lingua,
patina crescente di dolore rattrappito
ed il farfugliamento vano,
vano come l’ultima spiaggia del sentimento

L’ecchimosi folle sopra il petto,
una striscia nera senza fine. Mio dio perché?
Perché quella certezza rubata alle tortore
si infrange sulle terre di nessuno, perché?

Chi fui, ormai non ha anima alcuna
E lascio qui solo l’eccedenza di me
Un barbiglio di lanugine priva di significato
priva di orientamento, financo priva di sé

Lascio qui: la mia umanità,
lo scivolare silenzioso davanti all’entrata
della  porta che mi fu pazzia
ed il mostruoso venir meno a quella serratura
che tanto mi fu bellezza e verità

In quella casa ormai perduta, lontana
Stipiti socchiudono il loro significato

Come mai prima d’ora
la loro parola cigolò
fumo per uccidere

 

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