L’animaletto

Sono l’animaletto scaltro. Diversa pietà per la mia morte, che ancora non esiste;
che non esiste l’osso che mi spolpo la mano che mi scava.
Sono la tara, bugiarda, nell’orecchio, il corpo, bacato, copulato, io- sono- l’eterno- attaccato.
Vengo dallo spavento d’esserti nell’amore odiato: mio cane, mio rumore, mio figlio sputato.

 

EDS (esercizio di scrittura su racconto di N.C.)

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