Le Labbra

Le ho toccate
e le ho baciate, lasciandole
andare

La loro errante bellezza
mi frammenta il braccio,
che un tempo cinto al collo
rimane ora triste
ed appeso in attesa di nulla
(buffo)

Giunto il dispaccio,
revoco di slancio ogni pretesa,
sviolinando il mio cuore
come un becero canarino
in picchiata crepo
da giusto

Non ci sono.
Così dicono le chiamate
in attesa

Non ci sono
o sono polvere,
pare

E mentre tic fa l’orologio,
raccolgo gli avanzi
del tuo lauto Pasto
da terra

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