quel vento senza odori: il ficodindia
sudava sangue di terra dalle crepe. Lo scheletro
nodoso piantato nel mezzo
era stato una rosa: così la terrazza ingialliva
sui tuoi capelli ancora fini. Giocavi. Dondolavi altalene vuote
dentro squarci neri di palazzi; giocavi. Soffiavi tra le foglie
per dispetto alla fuga delle stanze
dove andava a morire la luce
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Molto bella e con una chiusa di grande potenza evocativa.