IV
penso ad ali di fuoco alla musica
ma no
non è questo che temo
bensì il torvo giudizio della luce
(dalla poesia “Esercizi”, dal volume “Valzer e altre confessioni 1964-1971”)
*
La morte si scrive da sola
una riga nera è una riga bianca
il sole è un buco nel cielo
la pienezza dell’occhio
affaticato caprino
imparare a vedere nella piega
sceglie spulcia trebbia
stella casa alga
madre legno mare
si scrivono da soli
nella fuliggine del cuscino
pezzo di pane nell’androne
apre la porta
scende le scale
il cuore si sfoglia
la povera bambina resta rinchiusa
nella torre di grandine
l’oro il viola l’azzurro
recintati
non si cancellano
non si cancellano
non si cancellano
(dal volume “Concerto animale”, 1999)
Scopri di più: https://www.lavitafelice.it/scheda-libro/blanca-varela/pienezza-dellocchio-9788893464413-618411.html
da Pienezza dell’occhio. (Plenitud del ojo) Poesie scelte (1949-2001), La Vita Felice, 2020
a cura di Cinzia Marulli e Mario Meléndez
traduzione di Emilio Coco
presentazione e selezione di Miguel Ángel Zapata
testo spagnolo a fronte
Blanca Varela: nata a Lima del 1926, sviluppa una poetica che trova i suoi maestri in autori legati al Surrealismo, come Emilio Adolpho Westphalen e César Moro. Nel 1947 sposa il pittore Fernando de Szyszlo, con il quale avrà due figli. È il poeta messicano Octavio Paz a spingerla a scrivere e a credere nella sua poesia. muore a Lima nel 2009. La sua opera poetica è riunita nel volume Donde todo termina abre las alas (Poesía reunida 1949-2000).