Ed eccola mentre lenta discende spazia
innesta intacca ammassa, pavimenta
incresta scheggia gruma e infesta.
Glorifera stana collauda scaraventa
fallisce riprova e poi traguarda
obbiettivi intestardendosi, ancora
nerva inala rattoppa impasta cumuli
nell’orizzonte tiepido e mastica trasforma infrange.
Nebbia condensa gorgoglia, squarcia
muove e ruota in un precipitarsi vuoto
schianto sassi e terra, appare cielo umido
riverbero brulicare, tra fango istmo e sabbia.
Invernomuta persona alle ottodelmattino fragile lingua di nubi.