Dura poco l’assedio,
presto le voci rientrano
e resta il peso del vuoto,
la parola girata nel tombino del sonno
dove crescono i topi.
Lì scola l’inverno
e tu puoi bere
un’acqua che ti stona,
filare l’ombra dell’ultimo pensiero serale
addormentarti facendo
un piccolo nodo alla filosofia.