c’è un tempo infinito dici, d’intorno
una carezza un bacio intoccabili
e intanto
un bimbo piove tra i mattoni
e son parole
dove ci cresce un’erba antica
perdo cielo dagli occhi
memoria dalle mani dal naso
perdo qualsiasi latitudine ad orecchio
una volta mi contenevo
parlavo della morte ma non era
una coda di lucertola
a schizzare in un pozzetto d’urina