I tuoi occhi
così gocciolanti
così sussurranti
così splendenti,
sono guglie di chiese
che si stagliano
nei cieli accesi.
.
I tuoi occhi
che sanno di neve
quando scende
delicata
su obliati mondi.
I tuoi occhi
dove mi specchio
a contemplare
il mio tempio
dove un anima
senza cittadinanza onoraria
-soffio nei miei pensieri-
vola apolide nell’iride.
Ed io,
in sosta terrena,
in sosta
nei pressi del Limpido,
smarrito
nei pressi del brivido,
sprofondo
nel sottofondo del mondo.