Miraggi

il vero che dico è questo filo di fumo che vedo da qui alla parola
filo di voce e di pace in questo tempo d’acqua a camminare
che ci cammino, vedi, in questo fiume, e un po’ mi arrotolo su questi rivoli e mi perdo, che a perdersi ci vuole niente e faccio il palo e faccio la bandiera
mi tengo una mia nitida visione delle cose, vedi, io scrivo e parlo alla stessa maniera (e mi consumo sigaretta e cuore, quando ti guardo l’occhio e con l’occhio ti fumo mio cibo mio tabacco prezioso osso mio e bocca d’animale)
e faccio il segnalibro e il segnaposto alla tua mano e sposto il tempo da tutte le pene:
io sono un nuvolo sopra una navetreno
dormo ai piedi di un albero in amore:
metto radici al vento e lingua a sanguinare
faccio il pianto del pesce nel bicchiere

ecco: io non vorrei capire:
vorrei trovarmi felice come un bimbo
sempre pieno di noia sapere -e non sapere- dove andare
essergli nelle scarpe
trovargli il sogno- coniglio nel cappello
fargli sul petto una scultura del mare

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