Nel vuoto del tuo posto metto un giglio

(da “Stanze”, silloge inedita)

Nel vuoto del tuo posto metto un giglio
Fiorito, anche se è maggio e il caldo tace.
L’ho messo ad incubare nel mio petto
Ho fatto appena in tempo, ho fatto a gara
Con l’aria di tempesta della sera.
Appena prima della prima stella

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