Nemesi

Non sapremo mai
come sarà il ciarlare, quando
ciondoleremo sul pendolo
e col sangue
propizieremo la nemesi.

Non sapremo scaraventare
la vicinanza che grugnisce
al di là del fiato,
del succo brumoso,
della cellula
che costringe
nel cortocircuito dell’esistenza.

Sapremo cosa sarà la sete
il mare, l’onda sorgiva
che divarica
lo sterminio del senso.

Lo sapremo
eppure,
brucheremo l’inadeguatezza
fino all’ultima versione
di noi stessi.

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