Opponibile 2.0

Ho giurato
aprendo la finestra stamani!

Al mondo
lascio la bocca aperta dall’arsura

Lascio
Il ferro;
l’industria meccano quantica del pollice opponibile
Il logoro frusciare delle pagine nel volto contro vento

Lascio
La tachicardica frenesia delle vene
pulsanti sale e miniere polmonari

e braccia rotte
e gambe sfitte
e arterie zeppe

lascio,
un buco sul braccio e un tappo nel culo

le persiane sprangate
nei viadotti ulcerosi

o quel guaire sommesso delle notti periferia:
dove cani e tossici sorridono alla luna

e tutto
ma proprio tutto
smette di assordare

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