Out/in time

Domani e domani e domani, per un giorno ancora saremo qui a contare. Senza direzione o via oscura, gli iniziati sanno… Anche la musica piange, pure perviene ad un canto virile, quasi un consiglio. Il mio essere schiavo alle catene dell’oggi, ieri, domani è tutto mano, timone, prua.

Così, tangibili silos del porto così lontano e l’io, occhi, denti stretti… non può entrare… le mura hanno bastioni d’acqua.

La mia essenza dirige verso l‘alto mare, un largo periglio per entrare, ora l’essere è timone, elica, il battito del motore tamburo e cuore.

Timone tutto sotto, volgo la prua al porto; sopra me, cormorani signori del vento mi scortano, ci lasciamo alle spalle i dubbi di oggi

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