Se ti dicessi che a volte è così facile perdersi
tra una stanza e l’altra, bucare con le dita il vuoto
nella pausa sostenuta dallo sguardo
barcollando nell’indugio fin dove l’alta e ribalta
offre il suo spiraglio, tuttavia,
infilare la tentazione sottraendosi dalla luce
accesa anche di giorno dentro mura dov’è sera
e infine trasecolare, smerigliando l’aria.