Sei tu
che delle stelle
sollevi grani dorati,
offrendoli al petto
come fossero sogni.
I giorni
in cui ripudiare
i morsi della civiltate
a rescindere il movimento
della lingua dal già detto
appare come un’ombra, ormai
che non strappa bocche.
Sembrava che sabotarsi
fosse foriero
di chissà quali ricchezze
anziché un morire
nelle tracce di un raduno.
Per questo
coltivarsi nell’incolto è necessario
prima o poi
una branchia dissocerà l’acqua
nella quale boccheggiamo
riscuotendo una goccia
di ossigeno, destinato
al nostro respiro.