non parlarmi di luna e stelle
profumo di rose o voli d’aquiloni
canta i muri di questa città violenta e sporca
gli sguardi disperati di chi viene dal mare
la fatica del pane le finestre mai aperte
dimmi delle schiene piegate
dei sogni stuprati
di quante bandiere mentono al vento
di questo tempo
e degli uomini che cercano un grido
per ritrovare il coraggio