Se fossimo Noi a sostenere il vacuo
delle porte non cercheremmo serrature
Poiché il cardine primigenio cigola il suo Vero
continuamente
Mentre noi edotti alla sua via mal recepiamo.
Come spigoli in cerca di linea
o curve in cerca di spigoli
Serriamo le mani da sordi
sperando in una presa inesistente
Oh ignoti,
ignoti resi celebri nelle chiacchiere
Ciarle di caratteri in questi versi chimera
Quando stringeranno le frasi
il senso compiuto del cristallo?
Quando scorgeremo l’amplesso primordiale
in una sola vocale?
Il fare,
non discute la sua forma estesa
Il riempire spazi per darci emozione
è solitaria parentesi d’epigrafica umanità