se fai pace col dolore
la riva di una terra ti tocca le dita
le ore belle
le une con le altre si collegano.
Quello che pensi all’alba
dovresti sempre dirlo a qualcuno
senza confonderti con niente e con nessuno
perché niente e nessuno confonderà
il tuo dare acqua e zucchero
come piovesse
*
Mangiare ciliegie nerissime.
Tinte di rosso le dita
lasciarsi racconto nell’altro
per mano a qualche altro domani
*
Apri la porta e trovi l’ora
sdraiata e sognante
poi domandi alla notte se fu mai
gioia più grande rintracciare
il corpo albino dell’amore
ancora tutto da scrivere.
Su labbra senza rughe
d’una lei luna bambina
prima di te nessuna traccia
o labile memoria
e ti commuovi
al pensiero d’incidere un solco
e dire d’esser stato Nessuno
al tuo ritorno
*
Vale l’allegria
amarti, star con te
la gioia di spingere le pelvi
verso il cielo
e continuare ormai senza fatica
a tenere distante
l’abisso
*
Non ci volteremo più
pur carichi di dubbi
ora senza nome
zavorre indefinite distribuite
ai lati del bilanciere.
Non serve cambiare strada
finché non muta non deforma
la maschera
ma il volto è ormai cresciuto
potrà solo avvizzire e noi
non vedremo che l’incarnato
d’un tempo còlto e custodito
in seno
painting: Path to Eden – Dima Dmitriev