DOVE CORPO È BARRIERA
lì
siamo io e te
a un capo e all’altro della Terra
non una mano
che scivoli alla gota
ma la voce che avevi a occhi serrati
l’incideranno
questi martelli
su emozioni vi(ni)li
parole grigie
il bianco e il nero.
E siamo ciechi
*
TUTTO A MORIRE
tutto a scemare, ma
domani
pioverà forte e l’acqua
s’infiltrerà di nuovo nella trama
rimasta larga
come un sorriso che
lascia
*
PENA
pena di me
per le ore povere
di perdono di me.
Di perdono.
Di me
*
INDECIFRABILE
il sorriso che espandi all’impennata
dei grilli
ma ritrovammo casa in uno stringere di spalle
in una testa
d’arancia luce.
Non ti domando nulla.
Se si f(r)inisce
*
RACCOLGO UN’ESPRESSIONE
sbocciata e caduta
sopra un tappeto di viole
anche se il mondo muore
sotto manciate
di vite prolungate
oltre la naturale
durata
del fiore
*
C’È BISOGNO DI VITA
tanta che bruci in fretta
ciascuna vita
e il mondo nell’ossigeno riviva
*
DOVE CI PORTERÀ
questo eterno peregrinare
a onde anomale
animale
e sempre mi ripeto
che esser grandi è una grande fregatura
*
PREFERISCO DORMIRE
che pensare a domani
o pensare a dormire
ricoperta di viole
abbracciata ai miei rami
*
HAI DETTO MILLE VOLTE
lo hai detto a te, ma mai lo hai detto in te
che dovresti fermare
e sentirti le punte come pure
i buchi
come tuoi come cuore
come pure nel cuore
ogni punta ogni foro
dove mettere un seme
e del barbaglio attendere.
Definizione
*
LA TUA PANCIA RIGONFIA
di balena spiaggiata
che non si sa se sia
per birra o letti sfatti
e Pinocchio e Geppetto
il mondo intero, un boccone
e fame, e fame
e morte sotto al sole
di un’altra maledetta estate
*
DOVESSI INCATTIVIRMI
addomesticami alla mia ombra
e fa che questa sagoma
sia dolce
quanto una scala
di grigi, ché
io ti decido
*
POTREI AFFERRARE
questo minuto
di smarrimento
e trapiantarlo
dal nulla al cuore
così vedere
se riprende a pulsare
un po’ di tempo buono
invece cado
le magie dentro al capo.
Senza una coda me ne vado
*
PER QUEL POCO CHE È STATO
sono stata felice
ospite della tua
vera incoscienza