Non complichiamoci di più
abbiamo già strisciato a sufficienza
Ché poi sembra apparirmi strana questa pressione
Le dita poggiate dove non vede il cielo
e noi parassiti a smuccicare sullo scroto ruvido dell’avvenire
Cazzo! Il mondo muore e sbava come bocche giù a Pompe_i
E stiamo qui a inveire sul futuro, come piattole
che succhiano grammi d’oracoli all’ikea
[incubi
di
finto_faggio
dal
sottosuolo]
Non complichiamoci di più
Abbiamo un sorso di Gin ancora in frigo
e nelle mani tagliole che ci estinguono ad ogni respiro
Tanto può bastare, per quello che m’importa
non lo vedi?
Versami un bicchiere, ancora uno e dopo l’altro
E scopami fino allo svenimento
in quel letto sempre sfatto
Tanto può bastare
Non credi?