È puramente casuale
il dibattito dei tendini
nello sbiadito senso
dei nostri confini
Ed ho elemosinato il fragore del tempo
raccogliendo briciole di questi polsi
frantumati d’ amore lungo lame e rasoi
Mentre il filo – allumato,
affilato di tristi sillabe sorride
Raccogliendomi al petto
pura virginale depressione in stille
[Lisci rivoli pietrificati d’ombra]
della pelle che tanto amai
Vagamente un giorno troverai casuale
Ogni mio sconforto eclettico
Ogni mia pagliuzza piegata di sole
in un sorriso svanito
E capirai in fondo, come tutto
proprio tutto
sia stato coagulo d’impellenza
Cristallizzata crosta ruvida
di seppelliti baci
che ancora però
sanno fare
così tanto male
Immagine © Tomoki Hayasaka
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2 Comments
“Ed ho elemosinato il fragore del tempo
raccogliendo briciole di questi polsi…”
splendido, questo distico
Vagamente un giorno troverai casuale
Ogni mio sconforto eclettico
Ogni mia pagliuzza piegata di sole
in un sorriso svanito
perché di noi resta sempre qualche macchia
impressionata sulla retina
di chi ci ha guardato
e saremo sempre
vaghe pagliuzze piegate di sole