noi siamo gli accampati
sulle teorie dei mondi:
ostaggi del bene sogniamo il taglio verticale,
il pianto che ci salvi dal coro delle polveri:
e ti parlo del bene come viene
dai cuori delle vergini albere
spaventate ad ogni scoppio di luna; ti parlo
della la zingara nuda
crocefissa al sole.
Scoliamo bottiglie d’aria
per finire ubriachi in vergogna
di non avere amato abbastanza.