Non importa
se un fiore che appassisce fra le pagine
lascia un’ombra inodore che non scompare
se siamo tutti
strappi deliranti, nella tela antica
che un male oscuro corroderà in eterno
clandestini a tempo
in questa strana osmosi
fra l’infinito ed un pugno di terra
ti ho perduto,
è quello che so
e tu, caldo rifugio
odoroso di talco e di carezze
sei diventata il gelo di un vento che soffia
tutte le volte
che un angelo piange
2 Comments
complimenti… da urlo!
Grazie di cuore Donatella, un abbraccio <3
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