A volte
si ha senso
unicamente nel disagio
Perché si pretende
una cura
alla verità dilatata
di una disfatta
Ho ancora da raccontare:
ma nostalgico mescolo desiderio
in un gioco dove solo tacciono bambini
Questo
non è un occhio…
è una caduta indefinita
è una cavità da infilzare
è un silenzio che reclama;
as-si-dua-men-te!
Non avverto
che polvere posata
sui palchi muti della derisione
E, non c’è nobiltà
in tutto questo
non c’è ricchezza
Solo,
il perfetto risultato
che disturba
O quell’inganno
cui presto fede
ogni ora
che resto
qui
.