“Provasti ad avvisarmi,
liberare fremiti
avrebbe occluso l’anestesia
nella postazione difensiva.”
Animali penduli
siamo noi
anime
dall’età incerta
spossati
da una luce soffusa
a saturare ogni margine.
Dalle periferie dell’odierno
un refrattario derma
destituisce orizzonti comuni,
appariamo incastonati
così
in anelli concettuali
senza possibilità
di emettere sussulti
soli
nonostante l’estero
abbia trasceso l’uscio
e dove la noia
ulcera nei sottosuoli
di questa compulsione
chiamata indignazione.