Ricordi

ci sono i ricordi che vanno giù piovosi e innaffiano le mani
quelli sottocoperta gli intrighi a proteggersi dalle parole
che vengono -se vengono- le meretrici, a succhiarteli
coi loro fuochi pneumatici
questi goccioni ignari del tempo
un po’ ne tremi
e gli metti su il nome di una danza e un numero di cose indefinite attorno
perché a vederlo nascere un ricordo è già un peccato
che l’occhio nel cavo di una sillaba lo lasci solo.

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