Tu esisti ancora nella del cielo
azzurra radura dopo esserti
la vita tolta come da una tenda.
Accanto mi sei, Mirta dell’anima
anche se non tocco il tuo dito
dove porti l’anello di Massimo
suicida come te. Indifferente
la vita senza te, Mirta, a chiedere
parole dove eravamo già venuti
in un soffio di gioia, un ristorante
a Piazza Sannazzaro per il momento
della verità. E colgo i passi del silenzio
e la tua presenza di anima
per l’essenza della vita. Ho risposto
ai tuoi inviti sottesi a redenzioni
e sono a casa tua venuto e hai
offerto la tua mensa a me, Amica,
ora che mi hai dettato questi versi.