Rimembranza

Ancora premono

le tempie nell’estro

di un momento acceso,

 

acciuffano un giudizio

che rovescia un verso,

scuote e poi muore.

 

Eppure non sediamo accanto

a quel cerimoniale

dove si evadono lacrime,

 

fasullo il corno potorio

da cui brindare

scialacquando semantica

con sorriso dilatato.

 

Si traduce il tuo vero nome,

espone l’antefatto

sulla giugulare eccitata.

 

 

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Ph: Anja Matko

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